Il prezzo degli imballaggi in legno è ancora in aumento
La produzione di imballaggi in legno oggi e la situazione di mercato
Il mercato degli imballaggi in legno negli ultimi due anni, nonostante le criticità del difficile momento storico, sta vivendo una progressiva sebbene leggera crescita. Tuttavia, a fronte di un trend positivo, di recente assistiamo a un generalizzato aumento del prezzo di casse in legno, pallet in legno e affini.
L’aumento del prezzo degli imballaggi in legno
Questo fenomeno è stato comprensibilmente vissuto dai clienti come ingiustificato e inopportuno. Il sospetto è che le aziende di imballaggi vogliano speculare e rientrare così dell’eventuale perdita di commesse del recente primo periodo pandemico da Covid- 19.
In realtà, l’aumento del prezzo degli imballaggi in legno è davvero contenuto se commisurato alla situazione di mercato degli ultimi due anni.
Andamento del mercato del legno oggi
Proviamo dunque ad analizzare insieme velocemente alcune delle cause che hanno portato a questa situazione, consapevoli che in questo contesto non potremo approfondire adeguatamente la questione.
Aumento della richiesta di legname
Negli ultimi anni, e in particolare dal 2019 ad oggi, il mercato del legno ha visto una impennata nella richiesta di materia prima a livello mondiale da un lato, e un fortissimo aumento del prezzo del legno segato dall’altro.
Si prevede che, entro la fine dell’anno, la domanda di legname segato supererà la produzione.
Questo fenomeno è dovuto a diversi fattori. Dallo scorso anno abbiamo assistito ad un boom del mercato edilizio nel Nord America, dove l’Europa ha fornito più del 50% del legno segato di propria produzione.
A questo si aggiunge lo sviluppo recente del mercato delle case in legno e in bioedilizia. La Cina, che ha una grande tradizione in questo settore, sta puntando al primato della costruzione in territorio nazionale di edifici in legno. Anche in Europa il mercato delle case ecologiche, di cui l’Italia è il quarto produttore europeo, ha avuto un forte sviluppo e si prevede che aumenterà.
Inoltre, il legno è oggetto di un forte interesse da parte dell’high tech come materiale da costruzione. Per le sue caratteristiche di leggerezza, malleabilità e robustezza è sempre più utilizzato all’interno di macchinari. L’automotive di ultima generazione ha prodotto prototipi di veicoli con carrozzeria e interni realizzati in CNF, nanofibra di cellulosa.
Aumento della richiesta di imballaggi in legno
Infine, come abbiamo anche visto nel nostro articolo precedente, è aumentata la richiesta di imballaggi in legno per le esportazioni, in particolare dai paesi extra-UE. Gli imballaggi in legno, infatti, offrono maggiori garanzie da un punto di vista della sicurezza sanitaria e perciò sono privilegiati rispetto agli imballaggi in altri materiali.
Il costo del legname da taglio continua ad aumentare
La forte richiesta ha determinato un balzo in avanti del costo delle materie prime che è salito alle stelle nel giro di pochi mesi. Da settembre 2020 ad oggi si è rilevato un aumento di oltre l’80% del prezzo del legname a cui si va a sommare un primo aumento del 30% dal 2019 al 2020.
Dunque, dal 2019 il prezzo del legname da taglio è più che raddoppiato!
Questo significa che oggi legname da conifera per imballaggi (casse e pallet per la logistica) arriva a costare 360 € al metro cubo contro i 140 € di un anno fa, con punte fino a 400€.
A questo si è aggiunta, in quest’ultimo anno in particolare, una forte criticità nel reperimento di legname estero con pesanti ritardi nelle consegne o addirittura mancata evasione degli ordini. Questo dato diventa ancora più significativo se pensiamo che l’Italia ad oggi importa l’80% della materia prima utilizzata.
Nel grafico l’analisi prodotto da Federlegno evidenzia la crescita percentuale del prezzo del legname di conifera segato nel periodo aprile 2020 – marzo 2021.
La causa forse più rilevante è l’azione di rastrellamento di legname europeo da parte di Usa e Cina, per i motivi che abbiamo detto sopra. Questo ha indotto i fornitori storici del nostro paese, ovvero gli stati dell’Europa centro-orientale come Austria, Germania e Slovenia, ad orientarsi ai mercati extra-UE. Questo fenomeno è stato amplificato dall’iniziale timore di una contrazione della domanda dal mercato europeo a seguito della crisi economica che si paventava all’insorgere della pandemia da Covid-19.
A questa realtà si sommano gli effetti dei disastri ambientali che hanno coinvolto le foreste dell’Europa nord-orientale (forti nevicate, incendi e infestazioni da parassiti).
[Fonte Assoimballaggi di Federlegno]
Il mercato degli imballaggi in legno
La somma di questi eventi ha causato un inevitabile aumento del prezzo dei semilavorati, destinato peraltro a crescere, almeno nel breve periodo.
Nello specifico del settore degli imballaggi industriali, le aziende produttrici di imballaggi in legno hanno cercato di assorbire in gran parte l’impennata dei costi di produzione. Lo sforzo delle imprese di imballaggio è di ridurre al minimo l’aumento dei prezzi dei propri prodotti, nella speranza che una ripartenza delle attività porterà a recuperare le attuali perdite. Ma dobbiamo chiederci fino a che punto le nostre imprese potranno sostenere questa situazione. Soprattutto, quelle aziende che non vogliono penalizzare la qualità del prodotto e del servizio che da sempre ha caratterizzato il proprio lavoro.
Dunque, nell’attuale scenario economico, le ditte produttrici di imballaggi in legno stanno affrontando una vera e propria sfida, per mantenere lo standard di qualità, onorare gli impegni con i propri clienti, proteggere i dipendenti e le loro professionalità.
Le aziende italiane saranno in grande difficoltà se non verranno attuate presto soluzioni efficaci a livello nazionale e europeo.
Quale soluzione per contenere l’aumento del costo degli imballaggi di legno?
Prima di tutto, l’industria del legno chiede all’Europa di tutelare la materia prima di origine europea, regolamentando le esportazioni di legname extra-Ue. Se necessario bisogna essere pronti anche a bloccare l’uscita dei nostri tronchi verso Usa e Cina, come sta facendo attualmente la Russia.
A livello nazionale, un grosso aiuto potrebbe arrivare dallo sviluppo di politiche illuminate nella gestione del patrimonio forestale che prevedano un rigoroso e sistematico piano di rimboschimento per albero tagliato e incentivi per le attività produttive correlate: lavoro forestale, segherie, falegnamerie industriali, produttori di imballaggi.
Il patrimonio forestale italiano ha un enorme potenziale, ma è scarsamente gestito. Negli ultimi anni, ad esempio, si è assistito ad un aumento della superficie boschiva, che però è scarsamente controllata e perciò esposta a incendi e proliferazione di parassiti, anche a causa del riscaldamento globale e dell’alta concentrazione di CO2 nell’aria. Il rimboschimento naturale ovviamente non può competere con questi eventi di origine antropica.
L’unica risposta possibile è una forestazione programmata, che però non è così automatica: basti pensare che vi è anche il problema della disponibilità delle piantine da mettere a dimora. Per questo la soluzione al problema necessita di uno sforzo sinergico, a livello nazionale e europeo, tra politica, scienza e tecnologia. [su questo argomento puoi leggere l’articolo di Sole24Ore “In Italia mai così tante foreste da secoli. E il futuro è nelle biocities”]
Conclusioni
In questo articolo, dunque, abbiamo voluto vedere insieme quali sono i motivi per cui i prezzi delle casse in legno, i costi dei pallet e dei nostri imballaggi in legno sono aumentati.
Perché la decisione di applicare un aumento dei prezzi non è mai presa alla leggera e capiamo il disagio che apporta ai nostri clienti.
Dal canto nostro, noi di Cefis imballaggi cerchiamo di limitare al massimo l’impatto dell’attuale situazione sulla clientela. Sicuramente, rispondiamo con un sempre maggior impegno a fornire prodotti da imballaggio di qualità e servizi di imballaggio competenti e ben fatti.