Esenzione Consulente ADR: Le novità del nuovo decreto del 7 agosto 2023
Il 7 Agosto 2023 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha il rilasciato un decreto che chiarisce il tema delle esenzioni dalla nomina del consulente ADR per il trasporto di merci pericolose.
L’obbligo del consulente ADR – ricordiamo – è stato allargato con l’introduzione dell’ADR 2023. La regolamentazione definita dal decreto segue le linee guida già previste dal paragrafo 1.8.3.2 dell’ADR, quindi va a chiarire le possibili esenzioni per le aziende che operano nel settore delle merci pericolose, inclusi speditori, trasportatori, caricatori/scaricatori ed imballatori.
Scopriamo quindi insieme i dettagli e le implicazioni di questa nuova normativa.
Punti chiave di questo articolo
In questo articolo approfondiremo nel dettaglio i casi di esenzione dalla nomina del consuletne ADR. In particolare parleremo di:
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La nuova regolamentazione:
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso un decreto il 7 agosto 2023, chiarendo le condizioni per l’esenzione dalla nomina del consulente ADR nel trasporto di merci pericolose, in linea con le disposizioni dell’ADR. - I Casi di esenzione specifici:
Le imprese possono essere esentate dalla nomina di un consulente ADR in diverse circostanze, come nel caso di trasporti in colli, spedizioni occasionali o trasporto di merci in cisterna o alla rinfusa, con limiti operativi e quantitativi ben definiti. Il decreto stabilisce che l’azienda che sceglie di sfruttare l’esenzione obbligatoriamente deve redigere un registro interno con lo scopo di tenere traccia del numero di spedizioni. - Gli obblighi del legale rappresentante:
Nonostante le esenzioni, il legale rappresentante è responsabile del rispetto della normativa ADR, della formazione continua sul trasporto di merci pericolose e della gestione di eventuali incidenti gravi, con specifiche procedure di notifica.
Esenzioni dalla nomina del Consulente ADR: cosa dice il decreto
Definizione di Consulente ADR
Il decreto richiama le definizioni riportate nell’accordo ADR relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada, mettendo in luce il ruolo del Consulente per la Sicurezza, come delineato nel capitolo 1.8, paragrafo 1.8.3 dell’ADR.
Obbligo del Consulente ADR
Capitolo 1.8.3
“Ogni impresa, la cui attività comporti la spedizione o il trasporto di merci pericolose per strada, oppure le operazioni connesse di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività.”
Il capitolo 1.8.3 dell’ADR come citato sancisce l’obbligo di avere uno o più consulenti per la sicurezza per tutte quelle aziende che spediscono, trasportano, imballano, caricano, riempono o scaricano. Successivamente la normativa chiarisce che il consulente può essere una figura interna o esterna all’organizzazione. Per un ulteriore approfondimento sulla figura del consulente ADR, sull’obbligo di nomina e più in generale sulla sua formazione ti invitiamo a leggere il nostro articolo che approfondisce questo tema.
Veniamo quindi ai casi di esenzione previsti dal decreto ministeriale del 07 Agosto 2023.
Casi di esenzione dalla nomina del consulente per la sicurezza
Il DM stipula diversi scenari in cui le imprese possono essere esentate dalla nomina di un consulente per la sicurezza ADR durante le operazioni di trasporto di merci pericolose. Ecco una spiegazione più dettagliata di alcune di queste esenzioni con i relativi limiti quantitativi e condizioni:
Esenzione per natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali:
Sono esentate dalla nomina del consulente ADR per la sicurezza le aziende che rispondono ad un regime di esenzione riguardo le condizioni di trasporto previste dall’ADR di cui ai capitoli:
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- 3.3 – «Disposizioni speciali applicabili ad alcune materie o oggetti».
- 3.4 – «Merci pericolose imballate in quantita’ limitate».
- 3.5 – «Merci pericolose imballate in quantita’ esenti».
Esenzione per trasporti in colli:
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- Al fine di avere l’esenzione le imprese possono effettuare fino a 24 operazioni per anno solare e 3 operazioni per mese solare.
- Ogni operazione deve rispettare i limiti quantitativi indicati nelle sezioni 1.1.3.6.3 o 1.1.3.6.4 dell’ADR, a seconda delle categorie di trasporto delle merci.
- Deve essere mantenuto un registro interno, documentando ogni spedizione con dettagli quali data di esecuzione, tipo di confezionamento e quantitativo netto. Questo registro può essere sia cartaceo che digitale e deve essere in entrambi i casi conservato per almeno cinque anni.
Si precisa che queste condizioni devono verificarsi simultaneamente.
Esenzione per spedizioni occasionali:
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- Le materie devono essere caricate alla rinfusa oppure in cisterna.
- Le materie devono essere di packing group (gruppo di imballaggio) terzo oppure appertenere alla categoria di trasporto tre o quattro.
- Il numero massimo di operazioni è di 12 per anno solare e 2 per mese solare, con un limite massimo di 50 tonnellate di merci pericolose trasportate per anno solare.
- Anche in questo caso, deve essere mantenuto un registro interno, documentando ogni spedizione con dettagli quali data di esecuzione, tipo di confezionamento (rinfusa oppure cisterna) e quantitativo netto. Questo registro può essere sia cartaceo che digitale e deve essere in entrambi i casi conservato per almeno cinque anni.
Si precisa che anche in questo caso, le condizioni devono verificarsi contemporaneamente.
Il decreto specifica inoltre che queste esenzioni non valgono in caso si tratti merce di classe 7.
Queste esenzioni definiscono chiaramente le casistiche per le quali le aziende sono esentate dalla nomina del consulente ADR. Tuttavia, al fine di poter sfruttare queste esenzioni aumentano gli oneri burocratici per le imprese dovendo redigere e mantenere aggiornato un ulteriore registro.
Il DM inoltre prescrive quali sono gli obblighi per il legale rappresentante di un’azienda che sceglie di non avvalersi di un consulente ADR.
Prescrizioni del legale rappresentante in caso di esenzione
Il legale rappresentante dell’impresa ha una serie di obblighi e responsabilità, anche nei casi in cui è prevista l’esenzione dalla nomina di un consulente per la sicurezza ADR. Ecco i principali punti delineati dal decreto:
- Conformità ADR:
Il legale rappresentante è tenuto a garantire che tutte le altre disposizioni applicabili dell’ADR siano verificate e puntualmente rispettate, tenendo conto degli aggiornamenti delle norme e delle procedure interne. - Formazione:
È responsabile della formazione continua in materia di trasporto di merci pericolose, come previsto nel capitolo 1.3 dell’ADR. La registrazione dell’avvenuta formazione deve essere conservata per almeno cinque anni e resa disponibile all’autorità competente su richiesta. - Relazione di Incidente:
In caso di incidenti gravi o eventi imprevisti durante le fasi di carico, riempimento, trasporto o scarico di merci pericolose, il legale rappresentante deve assicurarsi dell’inoltro del rapporto all’ufficio di Motorizzazione civile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in conformità alla sezione 1.8.5.4 dell’ADR.
Le prescrizioni di sicurezza e le responsabilità del legale rappresentante sono cruciali per mantenere un alto livello di sicurezza e conformità durante il trasporto di merci pericolose, indipendentemente dalle esenzioni previste dal decreto.
Implicazioni e considerazioni
La recente normativa introduce delle esenzioni specifiche che, se da un lato escludono alcune aziende dall’obbligo di nominare un consulente ADR, dall’altro lato aumentano notevolmente gli oneri burocratici per altre aziende che non rientrano nelle categorie esentate. Questo incremento è dovuto alle nuove disposizioni regolamentari che richiedono una maggiore documentazione e conformità, rendendo il processo più oneroso e complesso per le aziende coinvolte. Questa situazione rende sempre consigliato avvalersi di un consulente ADR esperto e formato. Nonostante il piccolo l’alleggerimento in termini di costi operativi per alcune imprese, è cruciale che le aziende siano pienamente consapevoli delle ulteriori responsabilità che incombono sul legale rappresentante, in particolar modo per quanto riguarda la formazione e la conformità alle normative ADR vigenti.